“DIVERSIMILI: COMA TO COMMUNITY” è un progetto dell’associazione GLI AMICI DI LUCA odv

Il progetto intende fornire principalmente a giovani e giovani adulti, con diverse abilità (con esiti di coma e non), strumenti e occasioni per esprimersi, comunicare, conoscersi e far conoscere ad altri le proprie capacità di elaborazione e di creatività culturale ed espressiva. Attraverso il teatro, la musica, le pratiche espressive e creative in genere, il progetto intende offrire alle persone coinvolte, alle loro famiglie e alle comunità locali di riferimento strumenti per produrre eventi e performance che integrino la dimensione psico-pedagogica, artistica e culturale.

L’Associazione fin dal 2003 è attiva nel campo delle attività culturali (teatro, musica, cinema, redazione e pubblicazione di libri) finalizzate alla riacquisizione di competenze e abilità di persone fragili (principalmente con esiti di coma); nel 2004 presso la Casa dei Risvegli Luca De Nigris è stato creato lo “spazio delle arti”: un luogo dove potersi esprimere e sperimentare che, dalla sua dimensione “protetta” e “coinvolta”, intende aprirsi maggiormente verso l’esterno, verso i “non coinvolti”. L’intenzione è quella di intercettare la comunità accogliente ed includente ed integrarla con la “marginalità” attraverso attività rivolte a giovani e giovani adulti. In particolare saranno coinvolti e resi protagonisti dei percorsi inclusivi ed intergenerazionali studenti delle Scuole superiori e dell’Università, la popolazione giovanile che risiede nei quartieri di riferimento, i soggetti fragili o a rischio di emarginazione a causa di disabilità acquisite, i loro familiari e i volontari dell’associazione. L’attività proposta fa tesoro dell’esperienza maturata in questi anni per aprirla alla Comunità attraverso azioni di animazione culturale a forte valenza. Da gennaio 2020 ad aprile 2021 si snoda una progettualità che prevede la realizzazione di percorsi laboratoriali di teatro, musica, audiovisivi e azioni di sensibilizzazione, attraverso appuntamenti programmati tra la Casa dei Risvegli Luca De Nigris, gli spazi di Quartiere, gli Istituti di istruzione superiore, i Teatri cittadini. Le attività saranno aperte a giovani e giovani adulti, anche di area svantaggiata, individuati in collaborazione con i referenti delle politiche sociali, del lavoro di Rete e di Comunità dei Quartieri, l’AUSL di Bologna, il mondo della cooperazione, associativo e del volontariato.

Il percorso “coma to community” coinvolge le persone uscite da un trauma, che vivono, in periodo scolastico, la difficoltà di dover ricominciare a studiare; che affrontano, in salita, il ritorno al lavoro; oppure che in famiglia, da figli, hanno difficoltà a relazionarsi con un genitore con esiti di coma. Il ritorno in “comunità” viene spesso affrontato in solitudine, perché la “diversità” non crea occasioni di integrazione con i propri simili. “Diversimili” opera questa integrazione attraverso storie collettive, tematiche che, oltre la paura, il pietismo e la sofferenza di chi le vive, si fanno azione comune attraverso nuovi linguaggi espressivi, come il “teatro dei risvegli”, con percorsi che coniugano l’ambito terapeutico con il lavoro teatrale in senso stretto e costituiscono un caso unico; uno strumento per il miglioramento della qualità della vita e l’instaurarsi di nuove reti sociali.

Il 7 ottobre 2020 per la ventiduesima “Giornata nazionale dei risvegli”, e sesta “Giornata europea dei risvegli”, ci sarà un evento intermedio “Diversimili in progress” mentre in aprile 2021 la restituzione dei percorsi formativi attraverso un evento conclusivo, “Diversimili open”, aperto alla cittadinanza e successiva elaborazione dei risultati raggiunti.

Il progetto identifica nuovi bisogni sociali che sono intercettati dall’attività svolta che può rappresentare un nuovo modello di inclusione e sviluppo, che dopo la sperimentazione sul territorio, va implementato per arrivare alla diffusione di una nuova idea. Il teatro da questo punto di vista, con la sua forza espressiva di integrazione a valenza socio-educativa ed anche, per certi versi, riabilitativa, può riproporre l’esperienza di innovazione sociale su scala più ampia. Da questo punto di vista, il coinvolgimento di più soggetti (da quelli istituzionali, agli studenti delle scuole, agli operatori teatrali, sociali e multimediali, ai soggetti giovani e giovani adulti con fragilità, al loro contesto amicale e affettivo) lascia presupporre ad un progetto come il nostro, oramai radicato sul territorio di estendere il proprio impatto a nuove reti sociali e nuove comunità. L’iniziativa gode di un solido partenariato nel settore pubblico, privato, terzo settore e cooperazione sociale, con il possibile coinvolgimento di altri soggetti nello sviluppo futuro. L’intento è quello di poter rendere condivisibile questo progetto per poterlo meglio radicare su più ampia scala e con il più grande impatto possibile. Scambio d esperienze, ampliamento delle competenze, ampliamento delle reti e della governancerappresentano i presupposti per la stabilizzazione del progetto nel tempo.

Il risultato atteso delle azioni progettuali è la formazione di una comunità integrata tra giovani e giovani adulti portatori di fragilità e di disabilità capace di promuovere coesione tra diversi soggetti della cittadinanza nei luoghi dove il progetto si attua e di attivare nuovi percorsi di cittadinanza socialmente responsabile e solidale. Per contrastare l’isolamento e la solitudine dei soggetti  fragili a cui si rivolge il progetto, spesso lasciati a se stessi o confinati in nuclei familiari e sociali asfittici e privi di opportunità, e per promuovere invece la loro piena integrazione nella comunità, saranno utilizzate in particolare le attività teatrali, musicali e, in generale, le arti espressive quali potenti veicoli di socialità, di comunicazione ed interscambio di emozioni, di pensiero e di vissuto. Per rilevare l’impatto delle attività progettuali s’intende coinvolgere attivamente i partecipanti nell’esprimere il proprio punto di vista sulla qualità delle relazioni nel territorio o nel proprio contesto di vita, confrontando le osservazioni fatte prima e dopo lo svolgimento delle attività realizzate insieme, valutarne le differenze ed elaborare possibili azioni di miglioramento.

Le attività laboratoriali di sensibilizzazione, nei Quartieri e nelle scuole, così come la scelta dei prodotti audiovisivi realizzati dalle scuole in collaborazione con la Cineteca di Bologna per il “Premio Luca De Nigris” e oggetto di riflessione con gli studenti sulle tematiche di integrazione, nonché l’esperienza diretta nell’alternanza scuola/lavoro svolta presso l’Associazione, intendono agire sui giovani che divengono a loro volta portavoce di valori verso i loro pari.